Nel 1935, a Parigi, Jacques Prévert, Yves Tanguy e altri surrealisti svilupparono l’assurdo gioco di scrivere ognuno una parola su un foglio piegato, ‘uno dopo l’altro, senza mai conoscere la parola precedente. Il risultato veniva alla luce solo aprendo il foglio. Ecco quale fu la prima frase di questo gioco: “Le cadavre – exquis – boira – le – vin – nouveau” (“Il cadavere – squisito – berrà – il vino – nuovo”).
Il movimento surrealista, che propugnava creazioni ed espressioni al di fuori del controllo della ragione, sognava di esplorare l’inconscio freudiano e, in pittura, di far emergere immagini in modo casuale.
In omaggio alla Città dei Dogi, agli incontri casuali e agli amanti del colore, la mostra presenta una fusione tra sogno e realtà attraverso un insieme di opere che offrono agli occhi di chi le osserva diverse possibilità per leggerle e raccontarle.
La magnifica Chiesetta della Misericordia sarà la vetrina di un percorso plastico e offrirà a tutti, occhi esperti e non, una scenografia originale tutta in sospensione e in scoperta.
Un po’ come un uomo che, camminando con passo serio, incontra l’amore della sua vita all’angolo di una strada. Niente e nessuno avrebbe potuto prevederlo. Chi ha sorriso per primo? Chi si è poi perso nel morbido e tenero sguardo? Non importa! L’angolo di strada, la linea immaginaria che separa le pagine da scrivere, ora si dispiega e si sviluppa piatta, distesa, nuda come un verme, come baci d’amore.
E Venezia è la città lagunare degli incontri casuali, delle pagine solitarie che si espandono sotto l’ azzurro del cielo o l’ocra delle nebbie dell’acqua alta.
A Venezia ci sono sempre degli incontri. Strani incontri che sono la scrittura automatica e l’assemblaggio di opere giustapposte. Il tutto è bello come un incontro casuale… ma a ben vedere, ogni opera racconta qualcosa alla persona che le è vicina, gli sussurra all’orecchio, si confida come un pettegolezzo alla persona della porta accanto.
Ne nascono incontri belli come “l’incontro fortuito su un tavolo da dissezione di una macchina da cucire e di un ombrello” (Comte de Lautréamont, alias Isidore Ducasse).
Info:
dal 16 ottobre al 28 ottobre 2020, dalle 11 alle 18
vernissage: giovedì 15 ottobre, ore 18-21
ingresso libero
Chiesetta della Misericordia, Campo dell’Abbazia, Venezia