A cura di Roberta Semeraro
L’indagine di Simone Ligabue analizza i rapporti tra arte, crimine e diritto assumendo lo scarto semantico quale vero e proprio mezzo conoscitivo. Il procedimento dello scrittore reggiano consiste nel richiamare enunciati della scienza giuridica e formulari in uso tra i soggetti che a vario titolo intervengono in un procedimento giudiziario, insinuando in quei repertori linguistici un sospetto polisemico ora palesato in configurazioni plastiche.
In un serrato confronto tra la verità cifrata dell’arte e l’esigenza di certezza del diritto, tra il demiurgo del motto di spirito e il giurista del rigor legis, Simone Ligabue riattiva la tradizione dell’umorismo nero e individua nell’idea di reato immaginario la sintesi della sua ricerca.
Nell’immagine di copertina: No smoking, libro in 50 esemplari a stampa numerati e firmati, Folini Arte Contemporanea ed., Chiasso, 2007
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